15/10 - La Legge di Stabilità dovrebbe essere il cambio di passo per una nuova stagione di sviluppo. Il Governo manterrà gli impegni?
La Legge di Stabilità, arrivata all'esame del Consiglio dei Ministri, dovrebbe essere, se il Premier Enrico Letta e il Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni terranno fede agli impegni, il cambio di passo per una nuova stagione di sviluppo. Quel che ci si aspetta è una decisione per la proroga oltre il 31 dicembre degli strumenti in questo momento più potenti nel sostegno al mercato edilizio: i bonus fiscali del 50% per la ristrutturazione edilizia e del 65% per il risparmio energetico. Se non si deciderà, dal 1° gennaio i due sgravi fiscali si ridurranno a uno, limitato al 36%.
La stabilizzazione legislativa già prevista dall'ordinamento porterebbe a questo risultato.
La Camera dei deputati, con la risoluzione Realacci-Capezzone approvata all'unanimità, ha già fatto sentire la propria voce con la richiesta di una proroga dell'ecobonus del 65% esteso anche agli interventi di prevenzione sismica, come è stato dal 4 agosto 2013.
Difficile però che il Governo decida di varare la proroga "integrale", così come la chiede la Camera, ed è difficile pure che decida di inserirla già ora nella legge di stabilità.
Le indiscrezioni di corridoio, si legge su Il Sole 24 ore, azzardano una soluzione che contempli le esigenze di cassa del Tesoro con lo stimolo alla riconversione verde del settore edilizio: si potrebbe tornare al 36% per il bonus ristrutturazioni e tenere al 55% quello per il risparmio energetico, mantenendo sostanzialmente inalterato il differenziale (e le convenienze) fra i due strumenti.
Quel che è quasi certo è che questa soluzione o un'altra che abbia il via libera dal Tesoro sarà inserita nella Legge di Stabilità (o in un decreto collegato) solo a ridosso della fine dell'anno, come è sempre stato per la proroga di questi strumenti.
A chiederlo, d'altra parte, sono anche le imprese che contano di sfruttare l'accelerazione dei lavori data dalla scadenza di fine anno.