10/06 - L’Estádio Nacional sarà dotato di un maxi impianto fotovoltaico e di tecnologie all’avanguardia per ridurre i consumi.
Ai Mondiali di calcio 2014 la sfida non si gioca solo sul campo, ma anche sul fronte del risparmio sui consumi e dell’impatto ambientale.
Estádio Nacional è il nome del primo stadio brasiliano, inaugurato di recente nella Capitale verdeoro, concepito per raggiungere l’obiettivo “energia zero”.
Uno strato di pannelli per una potenza complessiva di 2,5 MW sarà in grado di catturare i raggi del sole, produrre energia pulita e tagliare notevolmente i costi. Un particolare sistema di raccolta dell’acqua piovana contribuirà a ridurre il carico idrico necessario per irrigare il campo.
Ma non finisce qui. Il team di architetti brasiliani che ha realizzato l’Estádio Nacional ha anche pensato all’ambiente. La struttura è, infatti, dotata di un rivestimento di EFTE (Etilene TerafluoroEtilene), cui è sovrapposto uno strato di biossido di titanio, un mix in grado di far diventare gli ossidi di azoto presenti nell’atmosfera sali minerali solubili e non dannosi per l’uomo.
La svolta green sembra, però, avere interessato anche altri celebri campi da gioco: su tutti il Maracana, storico stadio brasiliano. 1500 moduli fotovoltaici per una potenza di 400 kWh sovrastano ora uno dei luoghi simbolo del calcio.