13/11 - Il sistema di incentivazione delle energie rinnovabili sul tavolo delle modifiche del Governo Letta.
Le energie rinnovabili italiane tornano sul tavolo del Governo con un disegno di legge collegato alla Legge di stabilità.
Si prevede che il sistema di incentivazione dell'energia rinnovabile possa subire delle modifiche in direzione di una scelta, da parte del produttore, fra il vecchio e il nuovo sistema di incentivi. Nel primo, il produttore avrà cioè la possibilità di optare per un incentivo più remunerativo, ma senza avere diritto alla cumulabilità con altre tipologie di agevolazione. Nel secondo avrà diritto a un incentivo minore ma cumulabile con altre forme di agevolazione e/o benefici.
E' evidente, come si legge sul portale BlastingNews, che, nell'uno e nell'altro caso, andrà fatta un'attenta analisi dei costi/benefici degli impianti, con particolare riferimento ai piani d'ammortamento pluriennale dei costi.
In generale, comunque, il Governo sembra stia lavorando a un sistema di incentivi spalmati in un periodo relativamente lungo (sette anni) ma con un profilo di incentivazione quantitativamente inferiore a quello precedente. La strategia quindi è quella di una rivisitazione del sistema degli incentivi, tenendo conto di due priorità: una "riattivazione" del mercato delle rinnovabili con una rinnovata attenzione al settore da parte dello Stato e dall'altra una maggiore sostenibilità del costo dell'energia da parte dell'utenza.
Se le incentivazioni fossero ripartite in periodi di tempi più lunghi, si potrebbe arrivare a un risparmio complessivo che sfiora i tre miliardi l'anno. E nel frattempo potrebbero essere sperimentate soluzioni innovative per sostenere gli investimenti, come ad esempio la creazione di specifiche obbligazioni dedicate a favore di chi decide di costruire impianti volti al risparmio energetico.
Sarà importante capire più esattamente, nei prossimi giorni, le scelte del Governo, ma certamente qualcosa di positivo si sta muovendo anche nel settore dell'energia rinnovabile, con scelte più di prospettiva e che vanno in direzione dello sviluppo e della crescita, non solo del contenimento dei costi.